Benvenuti al Giardino di Piuca

Durante il periodo medioevale questo giardino e questa casa erano un ospitale, un monastero fortificato sul percorso che collegava il grande monastero di Vallombrosa nel Casentino e il monastero di Badia a Passignano sulla via per Roma.

Gli ospitali erano forme di ospitalità medievale, sorti per andare incontro alle necessità dei viaggiatori, laici o religiosi, mercanti o pellegrini.

La costruzione principale era circondata da orti, vigne,campi di grano e oliveti.

Un pozzo interno al piccolo monastero assicurava l’autonomia in caso di attacco di briganti dall’esterno.

Gli ospitali erano collocati in luoghi strategici sulle principali vie di comunicazione, come passi di montagna, strade e punti di pellegrinaggio.

Erano luoghi amici per i viaggiatori.

Piuca e il suo territorio avevano una fitta rete di terrazze e canali di gestioni delle acque tutti costruiti in muri a secco, che assicuravano a questo territorio un alto grado di resilienza e biodiversità.

Oggi il Giardino di Piuca ha restaurato tutto questo sistema vitale di arido e umidità, di drenaggi e vasche, che ospita moltissime piante perchè ha la fortuna di offrire un ampio spettro di micro-habitat.

Consapevoli di ciò hanno trovato casa piante di ambienti affini che, senza pretese di collezionismo, rappresentano il risultato di una sperimentazione ecologica che si è sviluppata in oltre 30 anni per incrementare la biodiversità del luogo diventando un luogo ospitale e di protezione per le specie vegetali e animali, compreso l’uomo, che trovano qui un modo di convivere in equilibrio dinamico.

Piuca è un laboratorio di ricerca sull’armonia e su come raggiungerla senza forzature, senza impianto di irrigazione, senza alterazioni del suolo, impianti di illuminazione, ed evitando qualsiasi trattamento.

Dal punto di vista botanico, attraverso le diverse stagioni, è possibile ammirare moltissime piante diverse: peonie, rose, magnolie, clematis, prunus, cistus, arbutus, camelie, azalee, quercus, oltre a numerose bulbose stagionali, fioriture annuali, biennali e perenni immerse in un alternanza di paesaggi selvatici o produttivi proiettati verso una delle più suggestive viste collinari del Chianti il cui sguardo spazia dalle torri di San Gimignano, fino ai monti delle Apuane sopra Lucca e al mare toscano.

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